L’allarme dei consumatori: multe più salate da gennaio, rischio rincari del 6%
Rischio aumenti per le multe. Dal primo gennaio le sanzioni per infrazione stradale potrebbero subire un aumento del 6%, se non addirittura del 17%, legato all’adeguamento all’inflazione previsto dal Codice della strada. L’allarme arriva dalle associazioni dei consumatori che ricordano come l’aggiornamento sia stato sospeso negli ultimi due anni per evitare aggravi dopo l’epidemia Covid, ma rischi ora – senza un intervento del governo – di accumularsi e scattare automaticamente.
Adeguamento all’inflazione bloccato solo fino alla fine del 2024
L’articolo 195 del Codice della Strada dispone infatti che «la misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all’intera variazione, accertata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti». Un adeguamento che il governo aveva deciso di bloccare con la legge di bilancio del 2023 fino alla fine del 2024.
Gli aumenti delle multe calcolati da Assoutenti
Assoutenti calcola quindi un rincaro del 6% che, considerando gli arrotondamenti previsti dalla norma, si tradurrebbe ad esempio in un aumento di 10 euro della multa per l’uso del cellulare alla guida, da 165 a 175 euro, o di 3 euro per quella per divieto di sosta, da 42 a 45 euro. Il superamento dei limiti di velocità da 10 a 40 chilometri passerebbe invece da 173 a 183 euro (+10 euro), e quello da 40 a 60 chilometri orari da 543 a 576 euro (+33 euro); la multa arriverebbe infine a 896 euro in caso di superamento dei limiti di velocità per oltre 60 chilometri orari (+51 euro). «E’ importante perseguire le violazioni stradali che mettono a rischio la sicurezza pubblica, ma non è certo incrementando gli importi delle multe che si garantirà maggiore sicurezza sulle nostre strade», commenta il presidente dell’associazione Gabriele Melluso, proponendo un piano educativo biennale nelle scuole superiori e chiedendo una nuova sospensione dei rialzi.
L’Unc prevede rincari del 17,6%
Anche perché il bilancio potrebbe essere ben più pesante: secondo l’Unione nazionale consumatori l’aumento potrebbe infatti arrivare al 17,6%. Nel 2022, spiega l’Unc, il governo con la legge di bilancio del 2023, aveva solo “sospeso” per gli anni 2023 e 2024 l’aggiornamento biennale delle sanzioni previsto dal Codice della strada, «non lo aveva annullato. In teoria, quindi, ora le multe potrebbero essere adeguate non solo rispetto alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati degli ultimi due anni ma potrebbero essere recuperati anche i due anni precedenti, dal 2020 al 2022». Se prevalesse questa interpretazione, considerando l’ultimo indice dell’indice Foi disponibile, quello di settembre 2024, «il balzo arriverebbe addirittura al 17,6%».
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