Confindustria: sulla manovra decisamente più convergenza



«Riunione lunga però proficua. Un buon clima. Mi sembra che su tutti i temi che sono emersi al tavolo c’è una riflessione da parte del Governo. Noi abbiamo portato tanti temi, e siamo molto interessati a questa idea dell’Ires premiale sulla quale c’è apertura. Bisogna lavorare, però siamo siamo entrati fiduciosi, adesso siamo ottimisti», dice il direttore generale di Confindustria Mauruzio Tarquini lasciando Palazzo Chigi, dopo il tavolo sulla manovra.

Più in generale, sulla manovra «il giudizio lo vediamo alla fine, però mi sembra che c’è maggiore convergenza rispetto a venti giorni fa, c’è decisamente maggiore convergenza». E del fondo per l’automotive, «sulla riattivazione in parte mi sembra che non ci siano dubbi».

Parti datoriali a Palazzo Chigi

Dopo i sindacati, il governo ha incontrato le parti datoriali sulla manovra dalle quali è arrivata la richiesta di una spinta sugli investimenti a partire proprio dall’Ires premiale richiesta dagli industriali. Visto l’elevato numero di emendamenti presentati dai gruppi al provvedimento, si va intanto verso una scrematura. La commissione Bilancio della Camera ha stabilito in ufficio di presidenza di individuare un massimo di 600 emendamenti da segnalare, di cui 250 per la maggioranza (in pratica uno su 5 dei 1.200 depositati), 320 per le opposizioni (che in totale ne hanno presentati 3.300) e 30 emendamenti per il gruppo Misto. È stato anche stabilito uno slittamento dei termini per i “segnalati”, che dovranno arrivare entro mercoledì.



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